restauri e risanamenti | Cantiere Chiesa di Riofreddo

La necessita di porre in sicurezza l'edificio ecclesiastico denominato "chiesa di S. Michele Arcangelo", è alla base del progetto di monitoraggio, consolidamento e restauro. Il manufatto presenta fenomeni fessurativi e di assestamento di un certo riguardo. Il consolidamento fondale, riguarderà l'inserimento di micropali di lunghezza 9 ml. conficcati al di sotto dei piedritti incrociati con inclinazione 20" rispetto alla verticale, uniti tra di loro da travi di collegamento orizzontali interne ed esterne. Altro intervento considerevole dal punto di vista statico è relativo all'inserimento di un tirante di acciaio Ø 30 collocato all'imposta dell'arco absidale. La copertura sarà interessata dalla cucitura armata in prossimità degli appoggi delle capriate per rinforzare le murature esistenti, realizzabile con barre di diametro Ø 16 su per fori suborizzontali di diametro Ø 20 con iniezioni di miscela cementizia. Inoltre, la struttura lignea primaria e secondaria, sarà conservata e restaurata in loco mentre è prevista l'asportazione delle tavelle del tetto per procedere al consolidamento dei cornicioni previo verifica delle capriate sugli appoggi murari. Un getto di c.l.s., nel quale saranno annegate delle barre Ø 16 da collegare alle cuciture sottostanti le capriate, servirà da appoggio per la formazione dei cornicioni con pietra arenaria a vista aggettante dai piedritti.Il pacchetto di copertura è costituito dai travicelli 8x8 restaurati, da nuove tavelle di fornace locale da 3 cm., pannello di sughero coibentato, doppia guaina ardesiata impermeabilizzante e mantellato costituito da lastre in pietra come da tradizione, in sostituzione delle tegole portoghesi esistenti. Sempre in copertura si provvederà al rifacimento del tetto dell'abside, attualmente in c.a., realizzando una struttura lignea maggiormente consona all'edificio, incordolata sugli appoggi. Saranno installati grondaie, discendenti pluviali e terminali in rame. Tutta la superficie muraria esterna sarà "ripassata", asportando le stuccature cementizie incongrue e ricucendo piccole lesioni; intorno agli anni '50, con andamento errato rispetto all'asse dell'aula, mentre il marciapiede è lastricato con elementi di porfido posati ad "opus incertum". E' prevista una pavimentazione interna con quadretti in cotto di fornace locale, di spessore 3 cm. posato su opportuno vespaio e massetto di sottofondo. La muratura interna, interessata da umidità risalente per capillarità dal terreno, sarà risanata fino ad una altezza di metri 2 rispetto al piano di calpestio. Saranno inoltre ripristinati i conci in arenaria esterni ad incorniciamento delle forature. Ogni altro particolare costruttivo sarà realizzato in base alle indicazioni e prescrizioni impartite dalla Soprintendenza.